Bam biblioteca degli alberi
Il vento mi accarezza il viso e, ora, cammino più veloce nelle strade del parco (progettato dallo studio Inside Outside), che porta il nome di BAM (Biblioteca degli alberi) e che è diventato uno spazio amato e vissuto, oltre che un nuovo centro cittadino. Lo attraverso da una punta all’altra godendomi ogni sensazione. Accanto allo specchio d’acqua guardo il riflettersi dei grattacieli. È davvero un mondo parallelo, upside down, dove tutto è possibile e tutto può diventare reale. Non c’è quasi nessuno ora, sono scappati via tutti per paura del temporale che ci avvolge. Solo poche anime sono rimaste con me, anche loro innamorate di questi attimi di leggerezza sospesa, in equilibrio su una goccia di pioggia. I grattacieli visti dal parco riflettono le nubi e il suono della mia musica è accompagnato dal frusciare delle foglie quando passo sotto ai salici dell’area giochi dove il rosso del pavimento bagnato risplende. Il parco, così variegato e curato in ogni particolare, riserva diverse sorprese, dalle scritte sui percorsi che raccontano poesie, alle panchine a sdraio per leggere un libro, dai paletti rossi della zona sportiva alle zone di sosta con pergolati di fianco alla Fondazione Catella.